Il tacchino, in origine, era un animale selvatico, con carni scure tipiche della selvaggina. Allevato invece, ha carni bianche e leggere, nutrienti e veloci da preparare. Per questo, in cucina è molto versatile e si presta a molteplici preparazioni.
La femmina, detta anche tacchinella, ha carni più delicate e, spesso più apprezzate. Comunque, è bene scegliere gli esemplari più giovani che si riconoscono dalle zampe che non devono presentare scaglie e non essere rossastre.
Per le sue dimensioni, il tacchino viene posto in vendita quasi esclusivamente sezionato. Il petto, intero o affettato, è il taglio di maggior pregio.
Nota storica: il tacchino, originario dell’America, arrivò nelle cucine europee dopo la scoperta del Nuovo Mondo nella prima metà del sedicesimo secolo.
Il Petto o Fesa
Il petto corrisponde ai muscoli pettorali. E’ considerata la parte più pregiata dell’animale. E’ un alimento molto nutriente e soprattutto leggero, ecco perché lo si consiglia in ogni dieta.
Le Cosce
Cosce o fusi. In molte regioni si intende il quarto posteriore del volatile. In realtà, il posteriore comprende la coscia vera e propria, detta anche fuso o perina, e anche la parte del bacino detta anchetta. Vengono utilizzate per preparazioni sia intere con l’osso che disossate.
Le Anche
Rappresentano le parti terminali della schiena. Ottime, marinate con aromi poi cotte in padella. Croccanti fuori e morbide dentro. Molto apprezzate anche in umido con le verdure.
Le Ali
Le ali sono normalmente vendute attaccate alla parte di schiena anteriore, le alette invece sono le ali private della parte della schiena.